sabato 19 agosto 2017

I maggiori incassi horror della stagione cinematografica 2016/2017

L’avevo già fatto per diversi anni qualche tempo fa e poi avevo smesso di farlo, ma stavolta, chissà perché, mi è venuto di rifarlo e perciò lo rifaccio: per chi non l’avesse capito, parlo della classifica degli incassi dei film horror nella stagione cinematografica da poco conclusa. Perché farlo? Ne ho già parlato nei post degli anni scorsi e non mi dilungo: in sostanza, non è male dare un’occhiata ogni tanto all’andamento commerciale dei film, si capiscono molte cose. D’accordo, di solito non sono cose molto confortanti, ma sono comunque interessanti.

Come le altre volte ho preso i dati dalla classifica dei Top 100 come potete trovarla nel sito di MyMovies (se vi interessa - e come può non interessarvi? - la trovate qui), estrapolando gli horror e tirandone fuori questa classifica: la posizione tra parentesi è quella che il film occupa nella classifica generale dei Top 100 tanto per dare un’idea dell’impatto degli horror nella classifica complessiva. Il periodo di riferimento è quello della classica stagione cinematografica che va dall’agosto a luglio e la classifica è questa:

1 (36)    La mummia                                   € 4.549.859
2 (50)    Kong -  Skull Island                      € 3.198.974
3 (62)    Alien - Covenant                           € 2.557.447
4 (65)    Ouija - L’origine del male             € 2.355.511
5 (75)    Paradise Beach - Dentro l’incubo € 2.064.619
6 (87)    The Ring 3                                     € 1.661.802
7 (92)    Lights Out - Terrore nel buio        € 1.608.855
8 (96)    Life - Non oltrepassare il limite    € 1.527.315

Questi sono i film che ho giudicato appartenenti al genere, secondo il mio personale apprezzamento. Per farla breve, sono i film dei Top 100 che entrerebbero (entreranno) nella nuova edizione del Dizionario dei film horror, quando la farò (e la farò).

Otto su 100 non sono tanti, ma non sono neanche pochi: garantiscono la presenza del genere e lo mantengono una presenza costante e significativa nelle sale, al di fuori quindi del circuito dell’home video, della televisione e di tutti gli altri ormai innumerevoli metodi di fruizione casalinga del cinema. Non ci sono stati incassi eclatanti e anche i due possibili blockbuster (Kong e La mummia) che avrebbero potuto spaccare non l’hanno fatto. I motivi sono vari, ma non ultimo forse una certa stanchezza per i rispettivi format. Lo stesso può valere per l’ennesimo capitolo di Alien, una saga che, commercialmente, non è più in auge da tempo. Il primo horror puro della lista è un seguito (riuscito meglio) di un horror modesto. A seguire uno squalo-movie particolare e di buona efficacia. Quindi un altro seguito, stavolta inferiore al capostipite. Poi un buon horror di un regista che sembra promettere bene e qualcosa ha già mantenuto (si veda Annabelle 2: Creation) e un fantahorror accolto piuttosto bene. Una certa varietà, quindi. Magari non ci sono gli horror più riusciti (It Follows su tutti), ma questo è normale.

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