lunedì 31 luglio 2017

Jigsaw

Dopo una pausa di alcuni anni, tra qualche mese riparte una delle saghe più famose dell'horror, quella che vede al centro la figura di Jigsaw, alias John Kramer, interpretato da Tobin Bell. Il film d'esordio. Saw - L'enigmista, fece sensazione e lanciò la carriera di James Wan (e dello sceneggiatore Leigh Whannell). In sette film, la serie sembrava essersi conclusa, ma mai dire mai, come si sa. La nuova partenza si intitola Jigsaw ed è affidata alla regia dei fratelli Spierig, autori tra l'altro di Daybreakers - L'ultimo vampiro.

Per l'occasione ho scritto per MYmovies una sorta di overview sulla serie e sulle prospettive: se volete leggerla cliccate qui.

venerdì 28 luglio 2017

Angoscia





Tra qualche giorno esce nelle sale il film d'esordio come regista di Sonny Mallhi, già produttore di diversi horror significativi (con un occhio, agli inizi, al cinema asiatico: ha prodotto il remake del melodramma fantasy coreano Il mare e dell'horror tailandese Shutter). Il film si intitola, come già un classico melodramma dell'inquietudine con Charles Boyer e un inquietante film di Bigas Luna, Angoscia.


Se vi interessa leggere la mia recensione, scritta per MYmovies, basta che clicchiate qui e sarete immediatamente sul posto e potrete magari restarci un po' per altre cose interessanti.

Notevole la prova di Ryan Simpkins, questo posso già anticiparlo.

lunedì 17 luglio 2017

George A. Romero (1940-2017)

La scomparsa di George A. Romero è la fine di un'epoca, forse la fine di un certo modo di fare cinema horror. Ho scritto un tributo alla sua memoria per MYmovies: chi vuole leggerlo può cliccare qui.

Nel corso degli anni ho scritto molto su Romero. A partire dagli articoli preparati per Robot e Aliens e poi non pubblicati per la chiusura di quelle riviste. Poi ci fu un lungo articolo pensato per Nosferatu anch'esso non pubblicato per motivi analoghi. Ma proprio su Nosferatu scrissi un articolo in tre puntate sull'influenza generata da Romero sul cinema horror, un'influenza fortissima che lo ha cambiato per sempre. Successivamente ho scritto un lungo articolo sulla carriera di Romero per Amarcord, nel quale, credo per la prima volta in Italia, parlavo di There's Always Vanilla, avendolo visto: un film che si era sempre dato per perduto. Poi è stata la volta del Dizionario dei film horror che mi ha consentito di riprendere in mano il discorso sul versante horror dell'opera di Romero. Un versante importante e preponderante, ma non esclusivo perché Romero ha fatto anche altro e, se non fosse stato un poliedrico spinto alla monocoltura, molto altro avrebbe fatto. Quindi è stata la volta di un altro lungo articolo per Segnocinema in cui prendevo in esame gli "altri" film di Romero, appunto, quelli senza zombie, che sono comunque parecchi e parecchio significativi. Anche senza morti viventi Romero sarebbe stato una figura significativa nel mondo del cinema. Con i morti viventi è stato una figura unica.

Quanto sopra per rimarcare l'importanza che l'opera di Romero ha avuto nella mia vita. Ricordo ancora quando con mio fratello Gianni siamo andati a vedere La notte dei morti viventi al cinema Roma: era il 1971 e non avrei avuto l'età per superare il limite dei 18 anni, ma mi fecero entrare lo stesso. Da quel momento quel film è diventato il mio cult per eccellenza e l'ho guardato più volte, ma con moderazione, ogni certo numero di anni, per evitare di stufarmene. E ogni volta con il timore di trovarlo impoverito e banalizzato dall'iterazione zombesca nel frattempo intervenuta. Non è ancora successo: ogni volta che l'ho rivisto mi è sembrato come mi era sembrato la prima volta. Perfetto.

sabato 15 luglio 2017

Wish Upon

Nei cinema è arrivato un nuovo film horror, Wish Upon di John R. Leonetti, che torna a occuparsi di una dlele tematiche ricorrenti del genere: quella della realizzazione dei desideri e delle imprevedibili conseguenze che questo spontaneo atto di egoismo può comportare.

Dal famoso racconto La zampa di scimmia di W.W. Jacobs in poi (ma, a ben pensarci, anche prima), letteratura e cinema hanno tratto sviluppi interessanti da questo spunto. John R. Leonetti, autore di Annabelle, prende di petto la materia e la tratta con rispetto. Chi vuole leggere la mia recensione su MYmovies deve solo fare clic qui.

Qui sopra un'immagine della protagonista, Joey King, nel film.