lunedì 17 gennaio 2011

L'uomo fiammifero



L’uomo fiammifero è un film curioso e originale, realizzato con un budget minimale, ma senza che questo ne abbia compromesso le ambizioni e la riuscita artistica. Lo ha diretto l’esordiente Marco Chiarini partendo da un libro illustrato realizzato in precedenza. La storia è semplice - un piccolo racconto di formazione - ma con notevoli implicazioni.

Simone (Marco Leonzi), un ragazzino undicenne immerso nell’assolata estate della campagna abruzzese, cerca di mantenere viva la memoria della mamma morta di cancro qualche anno prima dedicandosi meticolosamente alla ricerca e all’attesa del mitico Uomo fiammifero, colui che ha acceso le stelle e potrebbe - se visto - esaudire qualunque desiderio. Il rustico padre (Francesco Pannofino) cerca di riportarlo alla realtà con i modi bruschi della sua natura caratteriale, che lasciano però trasparire la preoccupazione e il profondo attaccamento per il suo unico figliolo. L’improvvisa comparizione di Lorenza (Greta Castagna), una coetanea venuta dalla città, rappresenta per Simone una scossa, la possibilità di una condivisione che va oltre quella dei suoi amici immaginari, la scoperta di una nuova dimensione dei rapporti umani.

Il film rappresenta la difficoltà di superare un grande dolore, ma anche quella di superare tutte le cose con cui si è cercato di celare questo dolore a se stessi per rimanere perennemente nel mondo magico dell’infanzia e della fantasia. In sostanza, la necessità di crescere e di prendere coscienza che la vita non è quello che si può sperare che sia, ma è quello che è e vale comunque la pena di viverla.
La freschezza delle invenzioni e l’originalità dei personaggi fantastici creati nel mondo della fantasia del protagonista assicurano vivacità e fascino al film che combina con grande bravura le immagini dal vero a quelle disegnate (spesso in una stop motion cruda ma molto suggestiva), in modo da abbinare una realtà comunque trasfigurata con quella disegnata. Tutto in questo film tradisce la grande cura e la sincera partecipazione con cui il progetto è stato messo in atto: l’umorismo e il sottofondo di tristezza per le cose perdute si fondono amabilmente grazie anche alla levità della confezione, al tono fresco della narrazione. Da lodare anche la fotografia nitida e attenta al “magico” di Pierluigi Piredda e le musiche delicate e appropriate di Enrico Melozzi.

In un cast uniformemente buono, va segnalata almeno la prova di Francesco Pannofino, che dà umanità e profondità al ruolo del padre che in mani meno abili avrebbe potuto risultare di maniera. Leggendo il suo impressionante curriculum (oltre che attore in parecchi film è anche doppiatore di notevole bravura e ha dato la voce anche a George Clooney), mi sono accorto che è sua la voce dell’antagonista abituale di Mucca e Pollo, uno dei miei cartoni animati preferiti.

Dopo aver ottenuto diversi premi e aver partecipato a vari festival, L’uomo fiammifero è recentemente stato edito in dvd. Chi vuole approfondire, può visitare il sito ufficiale a questo indirizzo.

1 commento:

I piccoli fiammiferai ha detto...

Postato sul nostro profilo FB..grazie Rudy!! http://www.facebook.com/chiarini1