lunedì 24 maggio 2010

Highway 69


Oggi Bob Dylan compie 69 anni. Oltre a fargli quindi gli auguri - a distanza, certo, e senza che lui possa saperlo - c’è da fare una semplice considerazione: la creatività non ha età. Certo, nel suo caso, qualche crepa dovuta agli anni che avanzano può anche cominciare a rilevarsi e da più parti c’è chi si lamenta del ridotto spettro vocale evidenziato nei concerti di questi anni. Però se ci si guarda in giro e si vede la situazione, per restare in ambito musicale, degli artisti che erano in voga negli anni Sessanta e anche in parecchi dei decenni successivi ci si può ben rendere conto della differenza: tra sopravvissuti e dinosauri ridotti all’iterazione perpetua e alle ristampe rimasterizzate non c’è molto da apprezzare.


Bob Dylan, invece, è ancora creativo. Quello che ha fatto negli ultimi 15 anni basterebbe per una carriera, una grande carriera. E soprattutto se si tiene conto delle cose diverse da quelle musicali, che testimoniano una straordinaria voglia di cambiare e di provare cose nuove: Chronicles vol. 1 per esempio o i quadri, per non parlare di Masked & Anonymous (lo so, molti gradirebbero che proprio non se ne parlasse più, ma io la penso diversamente, come ho scritto nel mio libro Il cinema di Bob Dylan, il mio piccolo contributo al canone critico dylaniano). La creatività non ha età, ma naturalmente non tutti continuano a essere creativi. Chi continua a esserlo non ha ancora consumato per intero il suo contributo allo scibile, ha conservato gli stimoli necessari. Perciò c’è sempre qualcosa di ulteriore da aspettarsi da uno come Bob Dylan. Io almeno me lo aspetto. E se anche non arrivasse, mi farei sicuramente bastare quello che ha fatto sinora.

Nessun commento: